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A Muros 750 mila euro dalla Programmazione Territoriale: nascerà un centro riabilitativo

Ora è definitivo, l’OK del Centro di Programmazione regionale è arrivato e presto l’idea progettuale presentata dall'Amministrazione comunale si trasformerà in realtà per Muros. Grazie al progetto di Programmazione Territoriale promosso dall'Assessorato alla programmazione della Regione Sardegna, che ha unito i 23 Comuni facenti parte delle due Unioni dell’Anglona e del Coros, a Muros nascerà il CeRiP - Centro Riabilitativo Polifunzionale, che avrà l’acqua quale elemento qualificante. Il finanziamento concesso dalla è di 750 mila euro, ma con l’applicazione di fondi per circa 250 mila euro, provenienti dall'avanzo dell’amministrazione che andranno ad insistere sempre su quell'area, l’investimento generale sara di circa 1 milione di euro. “E’ un grandissimo traguardo per Muros e, senza ombra di dubbio, il progetto più qualificante di questa Amministrazione: un finanziamento importante che ci permetterà di creare un centro d’eccellenza e tecnologicamente all'avanguardia per la riabilitazione delle disabilità di ogni genere” - spiega il Sindaco Federico Tolu. “L’intervento mira a riqualificare tutta l’area dell’ex caseggiato scolastico di via Cesare Battisti, ormai in stato di abbandono dall’11 settembre 2015 quando, a seguito di segni di cedimento strutturale venne dichiarato inagibile l’edificio principale, adibito scuola, con annesse pertinenze e da allora non più utilizzato. La riqualificazione dell’area, grazie all'intervento di riconversione che si propone, scaturisce da un’attenta analisi della presenza sul territorio delle strutture attualmente esistenti rivolte al recupero di persone affette da diverse disabilità, attraverso protocolli e strumenti riabilitativi e fisioterapici in via prevalente - ma non esclusiva - in acqua.” A oggi, infatti, il nord Sardegna presenta un’offerta sportivo-acquatica importante con vasche da 25 metri, 50 metri e vasca con indirizzo più didattico-agonistico che sociale. Nessuna di queste strutture ha però un indirizzo socio-sanitario-sportivo in cui l’acqua risulta uno strumento di benessere e di recupero. L’idea di offrire una struttura con questo aspetto risulta vincente e soprattutto non entra in competizione con quelle già esistenti; una piscina specifica, e quindi non riadattandone una esistente, con misure ridotte sarà finalizzata ad accogliere una popolazione specifica come disabilità fisiche e sensoriali, disabilità intellettivo-relazionali, popolazione 3° età, nuoto in gravidanza, nuoto neonatale, nuoto 3-6 anni, riabilitazione post traumatica, attività per diabetici, attività post-infartuati. Le terapie riabilitative proposte non riguarderanno esclusivamente la riabilitazione dal punto di vista del recupero di disabilità temporanee a seguito di eventi traumatici, ma saranno trattati, attraverso collaudati protocolli clinici, tutti quei casi che riguardano disturbi neurologici comportamentali come, per esempio, l’autismo e disturbi intellettivo relazionali. Un progetto ambizioso che oltre a fornire un preziosissimo servizio per un’importante fascia di utenza che talvolta non trova i giusti spazi, potrà fungere da volano per il rilancio dell’economia locale.

Consulta la scheda completa nel file allegato.

 

 

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